Hong-Kai Wang - Sound as a Tool

INTERVISTE

In order to perceive fullness, one must retain an acute sense of the emptiness which marks it off; conversely, in order to perceive emptiness, one must apprehend other zones of the world as full. [Susan Sontag]
 

Hong-Kai Wang, Music while we work, 2011.

Hong-Kai Wang è una sound artist taiwanese. L’abbiamo incontrata alla 54ma Biennale di Venezia e insieme abbiamo parlato del suo personale approccio al suono e delle sue strategie di coinvolgimento. A sentire lei, il suono è uno strumento che permette di capire meglio le dinamiche sociali che ci caratterizzano, uno strumento per interpretare non solo il nostro ambiente ma anche per interpretare le culture a cui non apparteniamo ma che occasionalmente incrociamo.

A Venezia, il suono è il protagonista della mostra The Heard and the Unheard. Soundscape Taiwan, sia come medium si come spazio metaforico dell’azione politica. Adottando il formato sonoro sia come forma estetica che oggetto artistico, la mostra esplora le sottoculture taiwanesi attraverso il lavoro di Hong-Kai Wan e Yu Hsien Su.

In Music While We Work, Hong-Kai Wang esplora le esperienze collettive di ascolto e di documentazione sonora di alcuni spazi di lavoro e produzione. Di ritorno nella sua città di nascita, Huwei, Wang ha collaborato con un gruppo di pensionati – e con le loro mogli – invitandoli a visitare il loro vecchio luogo di lavoro. Attraverso dei workshop di registrazione si sono riappropriati dei mezzi per registrare i suoni connessi alla propria identità lavorativa.

Hong-Kai Wang, Music while we work, 2011.

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