Stefanos Tsivopoulos - History Zero
L'epifania di History Zero risale all’estate del 2012 mentre stavo lavorando a un altro progetto a Atene; quattro mesi a Atene, da tempo non ci passavo un così lungo periodo….il centro della città è forse la zona dove gli effetti della crisi sono più visibili. La sfida per me è stata non produrre un nuovo lavoro sulla crisi quanto piuttosto sollevare dei quesiti circa la natura della crisi, le ragioni che l’hanno generata e domandarsi se esistano delle vie di resistenza che possano nascere da prospettive e letture diverse della crisi stessa. [Stefanos Tsivopoulos in conversazione con Katerina Gregos, 2013.]
Tsivopoulos rappresenta la Grecia alla 55ma edizione della Biennale di Venezia. Affiancando un archivio di monete e sistemi di scambio monetario alternati a un video in tre capitoli che racconta la vita – apparentemente distante – di un collezionista d’arte, di un artista e di un immigrato africano – l’artista esplora il ruolo del denaro nelle relazioni umane, ragionando da una parte sulle varie e diverse strategie collaborative attraverso le quali le persone sopravvivono alle dinamiche distorte dell’economia globale e riflettendo, con un linguaggio video molto poetico sull’imprevedibilità del futuro e la mutabilità degli scambi di valore.
Non si tratta della fine della storia. Si tratta di reinventare il nostro futuro. [Stefanos Tsivopoulos]
La nostra conversazione con l’artista greco è avvenuta a Venezia, ai Giardini della Biennale, il 31 maggio 2013.
La musica che l’accompagna è di Ricardo Webbens, Indian Wells e mmpsuf.