Un podcast di Villa Romana e Radio Papesse in collaborazione con Senzacornice.

Ideato da Angelika Stepken, Alessandra Acocella e Ilaria Gadenz,
in dialogo con Gian Piero Frassinelli


Tre episodi [30' • 33' • 29']
Lingua: ITA
Anno: 2021•2022

 

Nella primavera del 2021 l’archivio del gruppo fiorentino di architettura radicale Superstudio è stato consegnato al MAXXI di Roma.

Cosa significa quando opere e documenti importanti della storia dell’arte e dell’architettura non sono più nelle mani dei loro produttori, ma vengono archiviati in contesti istituzionali? Gian Piero Frassinelli, membro di Superstudio dal 1968, ha curato questo archivio per molti anni. Con lui, abbiamo voluto parlare dell’archivio, di Superstudio e della sua pratica nel campo dell’architettura.

 

Negli anni Sessanta – durante il movimento studentesco e dopo la Grande Alluvione – Firenze era un centro propulsivo della cosiddetta architettura radicale in Italia. Figure e gruppi come Superstudio, Archizoom, UFO, Zziggurat, 9999 e Gianni Pettena, hanno messo in discussione le demarcazioni dell’architettura come disciplina, e hanno proposto riforme radicali per il presente e per il futuro. Nel 1972, gli architetti radicali fiorentini hanno conquistato il Museum of Modern Art di New York con la mostra Italy: the New Domestic Landscape.

Negli anni Ottanta e Novanta, il lavoro concettuale e innovativo di Superstudio è stato temporaneamente quasi dimenticato fino a quando, intorno al 2000, il Centre Pompidou di Parigi si è interessato al loro archivio e ha acquisito un gran numero di opere per la sua collezione. Da allora, ricercatori e istituzioni internazionali si sono dedicate ai progetti critici e teorici di Superstudio, da ultimo il Museo e Centro di Ricerca CIVA a Bruxelles con la grande mostra Migrazioni.

Firenze intanto, si è dimenticata per anni dei suoi architetti contemporanei. 
Numerosi importanti archivi di arte e architettura del XX secolo hanno ormai lasciato la città per sempre. 
Ora, anche l’archivio di Superstudio, che è stato consegnato al MAXXI di Roma nella primavera del 2021. 

In questa serie in tre parti, Gian Piero Frassinelli ci parla di architettura come spazio conflittuale, dello straordinario lavoro di Superstudio e della sua idea di archivio. 

 

 

Episodio 1

Architettura come spazio conflittuale
durata: 30'

Gian Piero Frassinelli parla dei suoi primi incontri con l'architettura, da bambino durante la seconda guerra mondiale, del suo interesse per una progettazione personalizzata, dei molteplici conflitti con i clienti, ma anche con gli attuali residenti di edifici nati sotto un'egida progressista, come il Vierwindenhuis, la Casa dei 4 Venti di Amsterdam. 



Crediti: Ela Bialkowska / OKNO Studio, da MAI Museo Antropologico Immaginario, Villa Romana 2020.

Episodio 2

Superstudio. “L’unica architettura sarà la nostra vita”
durata: 33'


Fondato nel 1966 da Adolfo Natalini e Cristiano Toraldo di Francia, Superstudio è considerato uno dei più influenti gruppi della cosiddetta architettura radicale. Gian Piero Frassinelli vi aderisce due anni dopo, dando il suo apporto personale alla progettualità del gruppo in termini sia operativi che concettuali, attraverso la realizzazione di importanti lavori tra cui Le dodici città ideali (1971). 
 

Superstudio, 1969. Foto: Cristiano Toraldo di Francia.

 

Episodio 3

Archivio Superstudio, corpo vivo e spazio di relazione
durata: 29'


Nella primavera del 2021 l’archivio di Superstudio è stato donato al MAXXI di Roma. Gian Piero Frassinelli se n’è preso cura dall’inizio degli anni Duemila, quando il Centre Pompidou, con una serie di acquisizioni importanti, lo riscatta agli occhi della critica, dopo anni di oblio. Oggi, con il ​trasferimento al MAXXI, inizia un nuovo capitolo nella sua storia. Frassinelli non è preoccupato di questo distacco, anzi…



Lo studio di Gian Piero Frassinelli, foto: Elena Frassinelli, 2022. 

 

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