Le performance di Nikhil Chopra sono versioni condensate di storia dell’arte: alle spalle una formazione proiettata alla cultura occidentale, Chopra intreccia disegno dal vivo (nature morte, ritratti, paesaggi, fotografia, performing art), prendendo a piene mani dalla tradizione teatrale dell'espressionismo tedesco, dalla ricca gestualità della danza Butoh, condividendo e mutuando l'idea di resistenza dall'induismo e dal teatro Nautanki e quella di sacrificio dall'etica cristiana.
Nel corso delle sue elaborate performance – che arrivano a essere maratone di più e più giorni – Chopra diventa di volta in volta personaggi fittizi, ne prende i panni, si immedesima con una trasformazione fisica che passa da riti e azioni quotidiane (camminare, rasarsi, dormire e mangiare) mantenendo le distanze dal pubblico – nessuna parola, nessuna interazione – e tuttavia ingaggiandolo in un teso dialogo di sguardi.
Nikhil Chopra, Inside Out, performance site specific di 99 ore, Galleria Continua / San Gimignano, 25 - 29 Aprile 2012?, ph. Shivani Gupta?, costumi di Sabine Pfisterer.
A San Gimignano, dove lo abbiamo incontrato a pochi giorni dalla fine della sua performance Inside Out durata ben 99 ore, si è trasformato in un nuovo personaggio, un girovago, un disegnatore che ricorda molto, la descrizione che Giorgio Vasari traccia, nel suo Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, di Benozzo Gozzoli.
Nikhil Chopra, Inside Out, performance site specific di 99 ore, Galleria Continua / San Gimignano, 25 - 29 Aprile 2012?, ph. Shivani Gupta?, costumi di Sabine Pfisterer.
Abbiamo parlato di come la sua pratica sia evoluta dalla più recente residenza berlinese, fellow all’'Interweaving Performance Cultures' International Research Center della Freie Univesitat, al lavoro commissionatogli dalla Galleria Continua di San Gimignano.