Tra gli artisti selezionati per il premio Emerging Talents promosso dalla Strozzina di Firenze, Marzia Migliora è senza dubbio tra quelli che a fatica possono essere considerati ancora emergenti. Il suo lavoro, in continua evoluzione e mai riducibile a un singolo supporto o a una singola tecnica, ha raggiunto una maturità di ricerca e una riconoscibilità artistica data dai temi presenti fin dai suoi primi interventi. Temi - le fobie, il mettersi alla prova fisicamente, la perdita, la cecità, l'errore, l'anomalia, il limite, il vincolo - che compongono lo scheletro della sua narrazione e del suo raccontare storie personali. Dice l'artista: credo che la mia ricerca abbia sempre cercato di parlare alle persone delle persone.
Marzia Migliora, Bianca e il suo contrario, video monocanale in 16 mm traferito su DVD, 2007, ph. Roberto Marossi
Abbiamo incontrato Marzia Migliora in occasione della lecture Dieci asterischi. Una testimonianza sulla condizione dell‘artista nell‘Italia di oggi che ha inaugurato la nuova serie di Lecture and Focus on Artists della Strozzina. Le abbiamo chiesto cosa siano i dieci asterischi ai quali fa riferimento il titolo del suo intervento, cosa voglia dire essere giovani artisti in Italia oggi, che effetto faccia essere considerata ancora una debuttante, per quanto si è giovani, come si fa a rimanere artisti anche dopo la soglia dei trenatcinque anni, quali siano i vizi del sistema dell'arte del nostro paese.
L'intervista è accompagnata da Spion 0221 e Du bist nicht zu jung di Schaeng Pfui, scaricabile dalla netlabel So Healthy Music
Questa intervista è realizzata nell'ambito del progetto SIR - sistema informativo regionale per l'arte contemporanea.