Radia Show 903 | I have no voice
Juliedesk per P-Node
"I have no voice" è un lavoro di spoken word basato su un'indeterminatezza di suoni nel caos, strutturati foneticamente in modo da formare un proprio linguaggio parlato.
La voce è usata come uno strumento, taglia il linguaggio e affetta il discorso in sillabe e ipertaglia.
Man mano che il ritornello si sviluppa, la voce avanza in due lingue e diventa un linguaggio informatico, con una dizione algoritmica. Il ritmo e la decostruzione della voce frammentata e delle parole apparentemente incollate frettolosamente sono un esperimento con il linguaggio attraverso la reinvenzione dell'idioma.
La voce ci dice che non ha voce, è un'intelligenza artificiale, un bot. La sua voce però ha un nome, Daniela, il femminile di Daniel in 2001 Odissea nello spazio di Arthur C. Clarke e Kubrick, e uno degli avatar di cui parla Annlee in Ovunque fuori dal mondo (2000 Parreno).
Una lingua frgl (franglais) o glfr (glaisfran) o françaisanglais o Frengl (frenchenglish) o englfr (englishfrench) o frenchenglish.
Per Juliedesk, autrice del lavoro, la confusione di significati in tutte le direzioni ha un significato essenziale.