Suspense
Lorenzo Giusti e Arabella Natalini per EX3 Audio Diary
Per la serie EX3 Audio Diary, Radio Papesse in conversazione con Araballa Natalini e Lorenzo Giusti, curatori della mostra Suspense - Sculture Sospese.
Thomas Saraceno, Biomorph 06, 2010.
Quali sono i paradigmi della scultura contemporanea? Quali sono le parole chiave del discorso critico sulla scultura? Qual è il rapporto dell'opera scultorea con lo spazio? Sono alcune delle domande che Arabella Natalini e Lorenzo Giusti si sono posti nel curare la mostra Suspense. Domande a cui è impossibile dare risposte univoche, ma sulle quali i due curatori hanno ragionato per individuare possibili chiavi di lettura della scultura contemporanea.
La prima idea era di realizzare una mostra collettiva che mettesse in evidenza alcuni aspetti caratteristici della scultura degli ultimi dieci anni, un periodo in cui si è andati incontro a una radicale messa in discussione di alcune delle tradizionali qualità di questa forma espressiva: la solidità, la monumentalità, la persistenza, la durata. Da lì è partito il nostro ragionamento che ci ha condotti a individuare la sospensione come un elemento significativo, una possibile chiave di lettura per cogliere alcuni elementi caratteristici della produzione scultorea di oggi: la sua sostanziale leggererezza, la sua mutabilità in relazione al tempo e agli eventi, la tendenza alla ricerca di una forma complessa, non più unitaria e univoca, spesso attraversabile...
Sospensione è quindi la parola cardine del loro ragionamento e leggerezza, dinamismo, antimonumentalità e precarietà (apparente) dell'equilibrio, sono alcuni elementi che si possono ritrovare in mostra.
Hector Zamora, Synclastic / Anticlastic, 2010.
Suspense raccoglie opere di: Alexandra Bircke, Beth Campbell, Daniela De Lorenzo, Claire Morgan, Franco Menicagli, Ernesto Neto, Jorge Pardo, Cornelia Parker, Tobias Putrih, Tobias Rehberger, Tomas Saraceno, Bojan Šar?evi?, Hans Schabus, Luca Trevisani, Pae White, Hector Zamora.
Le musiche che accompagnano questa conversazione sono tratte dall'album The Ominous Sessions di Soviet Jazz pubblicato dalla netlabel Acustronica.