Women without men ha vinto il Leone d'Argento all'ultimo Festival del Cinema di Venezia a poche settimane di distanza dalle elezioni iraniane, dalla riconferma del presidente in carico Mahmoud Ahmadinejad, delle speranze disilluse dell'onda verde di Moussavi, dalla nascita di un primo consapevole movimento di piazza.
L'Italia è stato il primo paese a comprare i diritti per la sua distribuzione nei cinema. A Firenze Shirin Neshat, regista del film, l'ha presentato al Cinema Odeon, di fronte a un pubblico nutrito.
Radio Papesse ha incontrato l'artista iraniana, esule per scelta a New York ormai da decenni, e con lo sguardo rivolto inevitabilmente agli eventi di Teheran - da poco era giunta la notizia dell'arresto del regista Panahi - abbiamo parlato di cinema, politica e censura, del ruolo delle donne nei moti dell'onda verde e del ruolo di Zahra Rahnavard – artista essa stessa, politica e moglie del candidato Moussavi - di realismo magico come strategia narrativa spesso adottata dal cinema iraniano per esplorare dinamiche sociali e politiche, del cinema come strumento di consapevolezza politica, della nostalgia e dell'auto esilio come lente attraverso cui ricordare e rappresentare il suo Iran.
Ma anche della sua prima opera cinematografica tratta da un romanzo di Shahrnush Parsipur.
Una storia di donne, appunto, ma soprattutto una storia che parla - come ci dice la Neshat - di resistenza, di paura e di come sia possibile superarla - tra i tentativi di affermare la propria individualità e la necessità di fare cerchio e unire le forze - di storie corali e ritratti personali.
Shirin Neshat, Donne senza uomini, still da film, 2010.
L'anteprima del film - e l'artist talk del pomeriggio - sono stati organizzati da Lo Schermo dell'Arte e FST - Mediateca Toscana Film Commission. Women without men è ora nei cinema.
L'intervista è in inglese ed è accompagnata da We Are Twilight e Jogged Memories dall'album Sing on in Silhouettes di Crepusculum, scaricabile dalla netlabel 12rec.net e da Whiney Beggar di Ten and Tracer dalla compilation Symbiosis, scaricabile da zymogen.net.