Atti(mi) fondamentali - Piero Frassinelli [Superstudio]

Piero Frassinelli e Riccardo Benassi al Museo Marino Marini

INTERVISTE

Riccardo Benassi e Piero Frassinelli si sono incontrati a Berlino in occasione del simposio organizzato nel 2008 in parallelo alla mostra Megastructure Reloaded, che oltre a offrire una definizione di megastruttura, ha cercato di definire il contesto storico e teorico del megastrutturalismo e dei suoi protagonisti, le utopie sociali ad esso legate, i legami con la pop culture e la scena artistica degli anni Sessanta e Settanta.

Benassi e Frassinelli [oggi archivista di Superstudio, nel gruppo di Natalini e Toraldo di Francia dal 1968] hanno intrapreso un percorso comune e la mostra Atti(mi) Fondamentali - al Museo Marino Marini di Firenze - prende origine dal paradosso che lega la ricerca di Piero Frassinelli - e le teorie elaborate intorno al Monumento Continuo - alle ipotesi più attuali sviluppate da Benassi sul dato e la percezione temporale e su come ogni monumento sia in fondo una sofisticata forma di ritardo che ci permette di essere sempre puntuali.

Superstudio, Il Monumento Continuo, New York, 1969

In questa intervista doppia le riflessioni di Benassi sul monumento, sui concetti di totalità ed errore, ci permettono di tornare indietro agli anni proficui di Superstudio, alle ricerche dell'architettura radicale (sebbene ancora non fosse stata battezzata ufficialmente così da Germano Celant) sul comportamento e sulla vita dell'uomo intesi come architetture e quindi sulla necessità di sfogliare la disciplina fino al suo grado zero, a partire dunque proprio dall'analisi degli atti fondamentali della vita dell'uomo occidentale.

Ripercorriamo insieme a Frassinelli i passi seminali del gruppo fiorentino: il 1966, quando Frassinelli era studente di Architettura e aiutava Emanuele Casamassima a ripulire la biblioteca nazionale di Firenze dai fanghi dell'alluvione; il 1969 con il Monumento Continuo, gli Atti Fondamentali, le 12 Città Ideali e le influenze culturali di quegli anni, riscontrabili in molta letteratura fantascientifica ma anche ne Le città invisibili di Italo Calvino.

 

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