C'è chi la chiama sound-art, musica contemporanea, suoni di ricerca, sperimentazioni acustiche o suoni di confine, noi le chiamiamo Pepite: piccoli semi di ricerca sul suono, elementi preziosi della nostra programmazione. Ogni settimana selezionati e messi in evidenza all'interno del flusso freeform della nostra programmazione.

Un'altra settimana di ascolti particolari e suoni che si aggiungono alla programmazione freeform di Radio Papesse.
In questo gruppo di Pepite incontriamo una compositrice italiana e suoni provenienti da Beirut, panorami elettroacustici e ricerca sul feedback.


Voyelles
Portrait - quando i suoni si addormentano

Di Valeria Caputo
Questi due lavori sono parte della produzione di Valeria Caputo, compositrice e artista eclettica il cui lavoro spesso esplora i limiti delle possibilità vocali. La prima pepita - Voyelles - è una composizione sulla voce, sulla trasformazione e metamorfosi dei suoni; tutti i suoni che compongono il pezzo sono ricavati da emissioni vocali. Il brano è una reinterpretazione della poesia Vocali di Arthur Rimbaud.
Il secondo pezzo invece - Portrait - è dedicato a Salvador Dalì e i suoni non sono altro che elaborazioni e lavorazioni di campionamenti di campane.


Untitled sketch (for 'Beyrouth' / Western Mantra)
Di Discipline
Questa è la prima pepita di una serie in arrivo dal Libano. Il pezzo è la registrazione di un set live di Discipline realizzato l'8 febbraio 2010 negli studi di Radio Lebanon nella trasmissione Ruptured di Ziad Nawfal. Questo brano mixa e edita suoni, campionamenti, droni, frammenti e loops che sono poi entrati a far parte della colonna sonora del film Beyrouth di Joseph Ghosn.

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