Obsil - uno dei diversi pseudonimi del compositore e musicista Giulio Aldinucci - ha partecipato al Call for soundworks Revolutionary Sound, indetto da Radio Papesse in collaborazione con il Festival della Creatività. Il lavoro audio presentato, Italia0.8beta, è prodotto elaborando l'audio di alcuni filmati presenti su Youtube, video che documentano momenti di tensione e scontro tra forze dell'ordine e gruppi organizzati di cittadini uniti in difesa delle proprie case, terre, interessi di fronte a poteri che mettono a rischio risorse economiche e ambientali. 

Questi filmati, spesso realizzati con apparecchiature di fortuna, possono circolare solo attraverso internet: il suono della rivoluzione è proprio l’infinito sovrapporsi di queste tante piccole voci; un suono rivoluzionario e pacifico che assomiglia più al canto dei grilli che ai colpi di cannone.

Il call Revolutionary Sound ha invitato producer, musicisti e sperimentatori sonori a riflettere in modo più ampio sui movimenti e sugli individui che hanno innescato moti di rinnovamento sociale, politico, economico, religioso, culturale, musicale...Quale è il suono della rivoluzione? Revolutionary Sound s’inserisce all’interno di [FreeQuencies], un progetto speciale del Festival della Creatività dedicato a quelle esperienze radiofoniche che hanno svolto un ruolo di collante comunitario in situazioni di conflitto e tensioni politiche; una mostra all’interno del festival, ma anche un momento di riflessione e incontro.

 

Giulio Aldinucci, a.k.a. Obsil, è nato a Siena nel 1981 e da molti anni è attivo nella scena musicale come compositore e sperimentatore di musica elettroacustica e nel campo della ricerca sonora.

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