C'è chi la chiama sound-art, musica contemporanea, suoni di ricerca, sperimentazioni acustiche o suoni di confine, noi le chiamiamo Pepite: piccoli semi di ricerca sul suono, elementi preziosi della nostra programmazione. Ogni settimana selezionati e messi in evidenza all'interno del flusso freeform della nostra programmazione.

Questa settimana abbiamo deciso di dedicare un approfondimento monografico a un album pubblicato da Tsuku Boshi Record:

152.32 di Diatribes & 1+1
Più che una piccola pepita scavata nella roccia, questo lavoro è un vero e proprio filone, si tratta di un lungo incontro di improvvisazione registrato nel 2010 in Svizzera nel teatro vuoto l'Orientale a Vevey. 

L'incontro di Diatribes [il duo composto da Cyril Bondi (percussioni, oggetti) e d'incise (laptop, oggetti)] con 1+1 [duo formato da Laurent Estoppey (sax) e Anne Gillot (registratori)] ha portato alla registrazione di una sessione di due ore e trentadue minuti:

Che cosa vuol dire improvvisare, esattamente come siamo abituati a fare, ma su un tempo molto più lungo? Come riuscire a produrre in un tempo così lungo della musica interessante? Come fare a mantenere l'attenzione dell'ascoltatore? Con queste domande ben presenti nella nostra mente, abbiamo provato a esplorare un modo diverso di suonare, seguendo una linea temporale, improvvisando sul momento, ma tenendo ben presente la proiezione dell'intero lavoro/registrazione/performance su una scala più ampia.

Da oggi si può ascoltarlo anche nella programmazione di Radio Papesse.

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