Sylvano Bussotti - Sempre a causa del babbo

INTERVISTE

Firenze riscopre Sylvano Bussotti ed è proprio il caso di dire "riscopre", perché il compositore e artista fiorentino è lontano dalla sua città da moltissimi anni ormai.

Compositore – inizia in Germania, alla fine degli anni 50 con l'esecuzione delle sue musiche da parte del pianista David Tudor, e poi a Parigi coi suoi brani eseguiti da Cathy Berberian e diretti da Pierre Boulez – letterato, scenografo e regista – è stato direttore artistico del Teatro La Fenice, ha insegnato composizione e analisi alla Scuola di Musica di Fiesole e direttore della Biennale Musica a Venezia dal 1987 al 1991 – Bussotti ha un percorso di vita e professionale intenso, costellato di incontri importanti, in un continuo intreccio di linguaggi - dalla musica alla pittura sino all'arte scenica – tra continui incontri e amori con la parola, il suono e il segno grafico.

Sylvano Bussotti, ph. Franco Morini

Abbiamo incontrato Sylvano Bussotti negli spazi dei Cantieri Goldonetta, preparati a parlare di musica, di arte visiva, di incontri importanti, di tecniche compositive, di segni grafici. Ci siamo trovati a parlare della sua infanzia, di tecnologia, di Firenze, di formazione e evoluzione.

Firenze per Bussotti ha il suo nucleo centrale nella mostra Corpi da Musica - vita e teatro di Sylvano Bussotti curata da Luca Scarlini al Museo Marino Marini di Firenze.

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