Non di sola arte - Giulia Bondi e Silvia Sitton

Viaggio in Italia tra voci e numeri della giovane arte contemporanea

INTERVISTE

In Italia c'è questo strano paradosso, per il quale vieni chiamato "giovane artista" fino a non so quali anni, ma ai trentacinque c'è una sorta di tagliola, per cui le opportunità istituzionali finiscono e si è tutti allo sbaraglio. Ho questa idea, che l'Italia sia un paese troppo lungo e stretto, una specie di tagliatella, e ognuno di noi ha poco terreno alle spalle su cui contare, il cosiddetto bacino di utenza: io, per esempio, mi spingo difficilmente a Roma, gravito su Milano e anche Torino è un luogo con cui ho rapporti saltuari. Probabilmente se uno vive in paesi quadrati tipo la Germania, la Francia, gli Stati Uniti o la Spagna, ha la possibilità di muoversi a 360°. Mentre qui ci si muove soltanto verso nord o verso sud, perché se si va verso est si capita a Sassuolo o Finale Emilia. [Silvia Sitton, Giulia Bondi]


Silvia Sitton e Giulia Bondi si definiscono "ex amiche". Da tre anni infatti sono soprattutto socie. La ricerca ha invaso la loro quotidianità e anche uscire per una pizza, dicono, significa parlare di lavoro, di giovani artisti e di Non solo arte - viaggio in Italia tra voci e numeri della giovane arte contemporanea, il volume edito dalla Fondazione Agnelli che analizza da un punto di vista socio-economica la vita dei giovani artisti in Italia. Chi sono, che cosa fanno, quanto guadagnano. La precarietà, le disillusioni, le esperienze formative, gli equilibrismi tra libertà artistiche e bollette da pagare. Un volume che ci porta, attraverso i numeri e testimonianze, nella galassia di chi è riuscito nella carriera artistica e di chi ancora bussa alla porta.

Con loro abbiamo parlato del sistema arte in Italia, del ruolo dei privati, del profit e del non profit ma soprattutto di loro, di quegli artisti a scadenza, di quelli che a trentacinque anni non sono più giovani, di quelli che non vogliono esserlo, giovani, perché è "una condizione denigrante che serve solo a farti pagare di meno".

La ricerca è stata resa possibile dalla prima borsa di ricerca in Economia dell'arte contemporanea in memoria dell'Avvocato Agnelli, promossa nel 2004 da Fondazione Giovanni Agnelli e UniCredit Private Banking sul tema Giovani artisti in Italia nel campo delle arti visive: carriere, strategie, mercati e politiche.

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