C'è chi la chiama sound-art, musica contemporanea, suoni di ricerca, sperimentazioni acustiche o suoni di confine, noi le chiamiamo Pepite: piccoli semi di ricerca sul suono, elementi preziosi della nostra programmazione. Ogni settimana selezionati e messi in evidenza all'interno del flusso freeform della nostra programmazione.

Le Pepite di questa settimana sono:

Numbers Stations 1 and 2 (excerpt) di Michael Woody.
Questo lavoro è costituito da una serie di file audio strutturati per funzionare come una numbers station (le stazioni in am che trasmettono codici). In questo caso, però, i numeri sono stati sostituiti da brevi messaggi che danno istruzioni su come comportarsi in caso di attacco da parte di un orso. Questo lavoro è una riflessione sull'idea di segretezza, controllo e potere. Numbers Stations è stato presentato da Radius, una piattaforma di radiofonia sperimentale di Chicago.

Chance di 1911.
Il duo sperimentale è composto da Xavier Lopez e David Vilayleck; entrambi hanno un background legato al jazz e anche nella composizione elettroacustica di Chance l'improvvisazione gioca un ruolo centrale.

Atraque di Juanjo Palacios.
Palacios racconta storie, in questo caso quella del porto Musel a Gión nel nord della Spagna di cui - attraverso un intreccio di paesaggio sonoro e field recording- il sound artist ne restituisce la natura acustica nell'album Portuario.

Cochin, un documentario sonoro di François-Emmanuel Fodéré
Chochin era il nome coloniale della città di Kichi, in India ed è anche il titolo di questo lavoro registrato dal sound artist francese Fodéré per la netlabel Impulsive Habitat.

 

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