Lorenzo Fusi, curatore del Palazzo delle Papesse, ha fatto alcune domande a José Domasceno, artista che insieme a Angela Detanico e Rafael Lain rappresenta il Brasile alle 52ma Biennale di Venezia. La conversazione, oltre alla realtà culturale brasiliana di oggi, riguarda anche il lascito della tradizione novecentesca della scultura brasiliana, che si incontra prima nel lavoro di Lygia Clark, Lygia Page e Helio Oiticica e che ora è riecheggiata nel lavoro dello stesso Damasceno: carte millimetrata, grandi compassi connessi tra loro attraverso fili rossi, nuove cordinate e paramenti, la ricerca di una nuova geografia.

José Damasceno, Viagem a? Lua 1997 2007 - sullo sfondo: Cartograma 1999 2007. Foto: Haupt&Binder


La sigla di Speciale Venezia è Orange river di Abyssal Plains scaricabile dalla Netlabel www.kahvi.org.

Questo sito utilizza cookie per monitorare la tua esperienza di navigazione del sito. Per maggiori informazioni su come utilizzare e gestire i cookie, consulta la nostra Informativa sui cookie. Chiudendo questa notifica acconsenti al nostro utilizzo dei cookie.
OK, ho capito