Oltre ad essere uno dei più attivi e critici analisti della scena artistica brasiliana contemporanea, Ivo Mesquita è anche curatore della Pinacoteca di Stato di San Paolo, curatore della passata edizione della Biennale di San Paolo, professore al Center for Curatorial Studies del Bard College e curatore, infine, del padiglione brasiliano alla 53ma Biennale di Venezia.

A partire dalla sua recente esperienza come curatore della Biennale di San Paolo, abbiamo invitato Ivo Mesquita a riflettere sui vizi, i rischi e le dinamiche politiche, culturali e sociali delle biennali.



Con The Void, la sua controversa proposta per l'edizione 2008 della biennale brasiliana - un colpo di mano curatoriale che relegava le opere in secondo piano rispetto al dibattito e alla riflessione - Mesquita invitava a ripensare i modelli di simili manifestazioni artistiche. Quello che accade oggi - dice - è la produzione di biennali identiche, simili alle fiere, che oltre a non aver legami con il territorio mancano sempre più di una visione critica, di una dimensione di analisi sulla produzione artistica e sul ruolo delle istituzioni. 

Oltre a questo abbiamo parlato del padiglione brasiliano e di cosa si intenda per eredità barocca che, secondo Mesquita, accomuna gli artisti e più in generale gli intellettuali brasiliani. 

L'intervista è accompagnata da El Sol di Moducuè, scaricabile da Dharmasound e da Rippling di TrianguliZona, scaricabile dalla netlabel Test Tube

 

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