Tra il 1968 e il 1969 Bruce Nauman inizia ad analizzare il rapporto tra spazio e corpo con la serie di video Bouncing in the Corner, Gordon Matta Clark muore dieci anni dopo, nel 1978. Soho è il centro di un fermento artistico che dà casa, grazie all'Artist in Residence Law a Richard Serra, Robert Smithson e molti altri. Tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta Cindy Sherman inizia a investigare attraverso la fotografia la stereotipizzazione della donna nei film, sui giornali, in TV. 



Nel 1978, a Providence, alla Woods Gerry Gallery, Francesca Woodman inaugura la sua prima mostra americana. Ha vent'anni, è un’artista e si è appena diplomata alla Rhode Island School of Design. La prima foto l’ha scattata sei anni prima, nel 1972 più o meno. Ha tredici anni e già le è chiaro cosa chiedere alla macchina fotografica, come usarla, quale luce e inquadratura sfruttare. 



Un talento e una maturità artistica precoci, che questa mostra vuole raccontare attraverso una selezione di circa cento immagini e cinque video. 


Non è semplice contestualizzare il suo lavoro alla luce dei fermenti artistici a lei contemporanei, soprattutto se si pensa che Francesca in quegli anni è ancora studentessa e soprattutto è ancora una giovane ragazza in formazione. Se gli sviluppi della body art e dell'arte concettuale devono aver influenzato le scelte estetiche e la scelta del medium fotografico, sono presenti in Francesca anche ben altre influenze. I suoi riferimenti culturali ed estetici datano molto più indietro, alle avanguardie storiche, al surrealismo in particolare se non addirittura a quell'estetica trasognante vittoriana. Basti pensare alla sua passione per gli abiti vintage, al gusto gotico delle sue scenografie, alle atmosfere che rimandano a Jane Eyre, a film come Picnic at Hanging Rock di Peter Weir.


La mostra, curata da Marco Pierini e Isabel Tajeda, è suddivisa in aree tematiche: la ricerca mai conclusa del sé attraverso l'autoritratto - ed è possibile pensare all'autoritratto come a un cordone che lega tutto il corpus dei suoi lavori - il rapporto tra fotografia e performance e dunque con lo spazio, l'immedesimazione con le cose del mondo e la natura, dalle pareti decrepite ai boschi della MacDowell Colony.

 

Quest'audioguida è pensata come un approfondimento; non commenteremo opera per opera; cercheremo piuttosto di ritrarvi il contesto che ha permesso e accolto il lavoro di Francesca Woodman.

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