The beautiful is just the first degree of the terrible. [Rainer Maria Rilke]

Isabel Rocamora, Body of War, film S16 mm trasferito su HD, still da video con Mari Luz Vidal, 2010, courtesy of Galeria SENDA. 

Isabel Rocamora è un’artista e film maker con un passato nella performance. L’abbiamo incontrato alla Strozzina Centro per le Arti Contemporanee di Firenze, dove, all’interno della mostra Un’idea di Bellezza, presenta il suo video Body of War. Un’opera poetica che riflette sulla trasformazione di un uomo in soldato, attraverso la scomposizione coreografica dei gesti di una delle più violente forme di combattimento corpo a corpo, il Krav Maga.

Body of War è un video bello in cui brutalità e intimità hanno confini instabili, un lavoro che mette sotto analisi e riflette su mascolinità, eroismo, unità e senso di appartenenza, sacrificio e violenza. Cosa accade a uno uomo quando impara a combattere, quando assorbe e normalizza la disponibilità a uccidere?

Abbiamo parlato di coreografia e montaggio: cosa vuol dire coreografare per un film, come si costruisce la narrazione attraverso i gesti e il montaggio? Abbiamo anche parlato della colonna sonora di Body of War, il Canon Pokajanen di Arvo Part, una partitura per coro in cui, così come accade nell’esercito, il singolo individuo si piega e si sacrifica per l’unità collettiva del corpo a cui appartiene.

Body of War è in mostra al CCC Strozzina di Firenze fino al 28 luglio 2013.

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